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domenica 8 settembre 2019

Conclusa la 76 esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia. I Premiati



L'Italia vince con Martinelli, protagonista nel film
Martin Eden di Pietro Marcello


I Premiati

Il Leone d’Oro per il miglior film è andato a Joker di Todd Phillips, il film con Joaquín Phoenix nei panni di Arthur Fleck, un povero cabarettista che diventerà un pericolosissimo criminale a causa dei continui fallimenti che aggravano i suoi problemi mentali.
La Coppa Volpi maschile va invece a un attore italiano: il vincitore è Luca Marinelli, protagonista del film Martin Eden di Pietro Marcello. Il regista adatta per il grande schermo, in maniera altrettanto radicale e personale l’omonimo romanzo pubblicato da Jack London nel 1909, che tocca temi come le classi sociali, la rivoluzione industriale e la dialettica tra individualismo e socialismo. Nel film si racconta la storia di un giovane marinaio napoletano innamorato di una ragazza dell'alta borghesia che sogna di diventare uno scrittore. Luca Marinelli interpreta Martin Eden, marinaio della Napoli dei primi anni del XX secolo che vede la nascita dei movimenti di massa. Un viaggio introspettivo alla ricerca di un senso che si smarrisce sempre più, la conoscenza e l'arte come chiave di lettura della realtà, strumento di crescita ed evoluzione che tuttavia non salva. Ottima la  trasposizione in una Napoli suggestiva, sapiente la regia e bella la fotografia.
La Coppa Volpi al femminile se l'aggiudica Ariane Ascaride, attrice francese protagonista di Gloria Mundi del regista conterraneo Robert Guédiguian.

Ancora altri premi: il Gran Premio della Giuria va a J’accuse di Roman Polanski, il Leone d’Argento per la miglior regia a Roy Andersson per il film Om det oändliga, il Premio Speciale della Giuria va a La mafia non è più quella di una volta di Franco Maresco, il Premio per la miglior sceneggiatura a Yonfan per il film d’animazione Ji yuan tai qi hao, il Premio “Marcello Mastroianni” per il giovane attore emergente va a Toby Wallace per il film Babyteeth di Shannon Murphy, e infine il Leone del Futuro - Premio Venezia opera prima va a You will die at 20 del regista sudanese Amjad Abu Alala




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