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venerdì 8 marzo 2024

Le opere di Carla Accardi al Palazzo delle Esposizioni di Roma fino al 9 giugno 2024

Carla Accardi, Autoritratto, 1946 | Olio su tela, cm 31 x 23. Archivio Accardi Sanfilippo



CARLA ACCARDI ”,  la mostra che  Palazzo delle Esposizioni a Roma dedica  all’ artista siciliana di nascita e romana d’adozione dal secondo dopoguerra,  figura di spicco del Novecento, in occasione del centenario della nascita e 10 dalla sua scomparsa. Una grande mostra antologica  così  ricca di opere e relativa importanza da configurarsi la più esaustiva mai dedicata all’artista, promossa dall’ Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e Azienda Speciale Palaexpo, realizzata in collaborazione con Archivio Accardi Sanfilippo e con il sostegno della Fondazione Silvano Toti, curata da Daniela Lancioni e Paola Bonani.




Oltre 100 opere suggestive, insieme a fotografie e documenti, ospitate nello spazio espositivo romano - dal 6 marzo e fino al 9 giugno 2024, riportano del percorso artistico della protagonista  della cultura visiva contemporanea italiana e internazionale, e il contesto storico, sociale e politico in cui l’artista si è rapportata. Un panorama vivace e visivo costellato di  confronti linguistici intrecciati e contaminati , ne restituisce  il ritratto di una donna coraggiosa e portata alla sperimentazione continua che, in un momento in cui le istanze della pittura erano di competenza pressoché maschile, è diventata la prima astrattista italiana riconosciuta a livello internazionale.





L'esposizione antologica, ospitata dal 6 marzo e fino al 9 giugno 2024, presso lo spazio espositivo romano, comprende l'intera biografia dell'artista  Carla Accardi   giunta dalla Sicilia nel 1946 nella Capitale  dove ha risieduto sino alla fine dei suoi giorni avvenuta il 23 febbraio 2014. Opere pittoriche ed installazioni realizzate in periodi diversi a dimostrare la continuità, la coerenza e la ricerca della pittrice pur nella varietà linguistica che ha caratterizzato la sua arte. 





L’artista, oltre ad essere una talentosa astrattista di fama internazionale, è stata anche l’unica donna a far parte del Gruppo Forma (da cui nascerà Formula 1, il primo e unico numero della rivista – manifesto), fondato assieme ad Attardi, ConsagraDorazio, Guerrini, Perilli, SanfilippoTurcato e con la sua pittura ha contribuito dal 1947 all'affermazione dell'astrattismo in Italia. 




Colori, forme, geometrie, segni, materiali plastici e inusuali, involucri, installazioni, fotografie, documenti e doni caratterizzano il percorso espositivo  testimoniando  la  genialità, la metamorfosi e gli stili dell’artista, dal futurismo al post-cubismo di cui si è nutrita in gioventù, dall’astrattismo all’informale, dalla pittura concettuale alla pittura-ambiente, da un’arte intrisa dalle istanze del femminismo alla pittura negli anni Ottanta, fino alle visioni innovative degli anni Novanta e Duemila, che raccontano la figura di una delle artiste italiane anticonformista e visionaria più importanti dello scorso secolo, che ha contribuito alla nascita e allo sviluppo di nuovi modi di intendere l’opera d’arte e all’emancipazione femminile con la sua partecipazione alla stagione femminista che nel 1970 culminò nella fondazione del collettivo “Rivolta Femminile” con  Elvira Banotti e Carla Lonzi.





Ancora nel percorso espositivo in cui sostiamo difronte a immagini sorprendenti da cui traspare la tanta genialità, viene evidenziata e documenta, infine, la passione che Carla Accardi aveva per la poesia e la  capacità di entrare in dialogo ed empatia con altri artisti da essere definita «l’artista degli artisti» testimoniata da opere di amici, scambi e oggetti provenienti dal suo studio.  





I lavori, realizzati in bianco e nero, rosso, viola, azzurro, fuxsia e altri colori sgargianti, realizzati in periodi diversi,   disposti in sequenza nel grande spazio espositivo, atti a delineare il percorso artistico dell’artista Carla Accardi, creano suggestive inquadrature, prospettive, dettagli, luci e colori diversi che affascinano il visitatore disposto ad immergersi nell’arte e tanta bellezza. Una bellezza che, in parte, ha già affascinato il pubblico, sempre nella Capitale, in occasione dell’ultima mostra dell’artista ancora in vita “Carla Accardi. Spazio, ritmo e colore.” dal 1 dicembre al 27 febbraio 2011, nella bella cornice dell’Aranciera di Villa Borghese, presso il Museo Carlo Bilotti.



mercoledì 6 marzo 2024

Neve di Latte al Flaminio, gelato e atmosfera di sostenibilità





Ambiente minimal dalla sofisticata semplicità ed eleganza, è come si presenta la sede storica della gelateria  di Neve di Latte nel quartiere Flaminio della Capitale a seguito del restyling nell’ottica della sostenibilità a cura di FraMe studio. Un locale volutamente dal carattere minimale e industriale perfettamente integrato nel contesto urbano, frutto dell’investimento di Sabatino Baldassari Roberto Tulli, imprenditori, amici accumunati dalla loro passione per il buon cibo, che nel 2011 decidono di aprire una gelateria che offra un gelato preparato con materie prime selezionate e naturali.

La prima delle loro sedi in via Luigi Poletti, 6 a pochi passi dal museo Maxxi, dal ponte della Musica e dall’Auditorium. Un locale volutamente dal carattere volutamente minimale e industriale perfettamente integrato nel contesto urbano.





L’architetto Francesca Contuzzi e l’interior designer Melissa Fabiano hanno curato la ristrutturazione con un progetto sposando lo stile industriale reinterpretato in chiave 2.0, con una pavimentazione realizzata da Resinlab, in micro cemento, volutamente imperfetto e con un’attenzione particolare alla sostenibilità con l’utilizzo di un tavolo sociale 100% riciclato realizzato con capsule del caffè e lampade nate dal riutilizzo di materiali.


Neve di Latte nasce per “gioco”, così ha definito la sua realtà imprenditoriale Roberto Tulli, ed oggi è, con i suoi sei punti vendita, una scommessa vinta.

 



Questo progetto imprenditoriale, però, non ha nulla a che vedere con il concetto di catena o di franchising; ogni punto vendita ha un suo stile e una sua anima legati dal gelato e dal logo.



Entrando nella prima sala verrete accolti dalla grande vetrina del gelato con la sua palette di colori dei 28 gusti di gelati, dall’iconico cioccolato nelle sue declinazioni (60, 70 e 80%), alle differenze consistenze date dai semifreddi, tutti eccezionali, ai gelati di frutta creati esclusivamente con prodotti di stagione.

 


Pur non essendo dei maestri gelatieri i due soci si avvalgono di eccellenti professionisti che sanno tradurre in gelato le intuizioni di Sabatino e Roberto.

Accanto ai soci protagoniste del progetto sono Alessandra Pasquali ed Elvira Colavita, che hanno saputo fare proprio l’iniziale gioco dei loro compagni. 

Gelati artigianali, naturali, genuini preparati solo con materie prime che rappresentano l’eccellenza italiana, mondiale e con pochissimo zucchero. 

 


Il tema della sede di via Luigi Poletti di Neve di Latte è “SUNRISE EXPERIENCE”, con una gelateria vestita nei colori ispirati all’alba, dal bianco al rosso ciliegia, pronta a creare un’atmosfera magica e coinvolgente, forte della propria tradizione per un’esperienza destinata a diventare un ricordo indelebile per chi assaggia i suoi gelati composti da prodotti gourmet e bio dal gusto travolgente.