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mercoledì 29 gennaio 2020

Con We Will Rock You al Brancaccio è Rock fino al 2 febbraio


La cantante e attrice calabrese  Martha Rossi  mentre canta  al centro del palco 

Belle musiche e brani originali, cantati dal vivo in lingua inglese da un’eccezionale band  piena di energia e talento, sono gli elementi che compongono “WE WILL ROCK YOU”, il Musical ispirato alle canzoni dei Queen è in scena fino al 2 Febbraio 2020 al Teatro Brancaccio di Roma.
Un travolgente spettacolo  scritto e prodotto da Ben Elton, in collaborazione con Roger Taylor e Brian May, porta in scena il racconto di una Speranza. Un intreccio di vicende di amore e musica tra Galileo e Scaramouche, due giovani bullizzati ed emarginati che vivono in un contesto  dove tutti sono omologati ed individualisti, in cui vige la dittatura della Globalsoft,  che ha bandito la musica dal vivo, considerata  pericoloso mezzo di espressione e comunicazione, instaurando un  severo sistema di controllato e di dura repressione, fino alla morte celebrale, per chi  avesse diversità di pensiero. In un clima dittatoriale atto ad impartire valori atti al proprio mantenimento, i  ragazzi crescono  come il potere vuole: senza interessi, in completa assenza di  stimoli e curiosità e senza sviluppare capacità critica. In questa cornice sia  Galileo che  Scaramouche risultano due personalità anomale e in quanto tali da isolare perché potenziali minacce per il potere dittatoriale.   I due giovani, assetati di verità, di conoscenza e condivisione, insoddisfatti della gabbia in cui vivono,  si ribellano e lottano insieme ai Bohemians - ragazzi anch'essi emarginati -  per un futuro diverso in cui abbiano il diritto di sognare ed esprimere il proprio spirito Rock.
Bello show dal quale traspare il messaggio che, non da soli, ma tutti insieme con la determinazione, condivisione e la socializzazione  si può contribuire a cambiare il mondo.
Sul palco, Martha Rossi, cantante e attrice nei i panni di Scaramouche, (affiancata da Luca Marconi, Valentina Ferrari, Paolo Barillari, Claudio Zanelli, Loredana Fadda e Massimiliano Colonna), interpreta magistralmente i brani leggendari dei Queen.
Belle le musiche con Riccardo di Paola (I tastiera), Antonio Torella (II tastiera), Roberta Raschellà (chitarra) Federica Pellegrinelli (chitarra) Alessandro Cassani (basso) Marco Parenti (batteria). Coreografie Gail Richardson. Scenografia Colin Mayes.
Direzione artistica e vocal coach  Valentina Ferrari. Direzione musicale  Riccardo Di Paola. Direzione vocale di  Antonio Torella. Le luci di design sono di  Francesco Vignati.
Sound designer Luca Colombo. Costumi Nunzia Aceto.Trucco di Maurizio Roveroni.  Produttore Esecutivo Cristina Trotta. Regia di Michela Berlini. Produzione di Claudio Trotta per Barley Arts.


venerdì 17 gennaio 2020

“Tango del calcio di rigore”: mix di commedia, tango e tragedia con Neri Marcorè e Ugo Dighero fino al 19 gennaio al Teatro Brancaccio di Roma

Neri Marcorè in "“Tango del calcio di rigore”

Musica, teatro civile, calcio e potere tra mito e realtà. È il composto dell’interessante spettacolo “Tango del calcio di rigore” che ha come protagonisti Neri Marcorè, Ugo Dighero e Rosanna Naddeo, affiancati dai giovani Fabrizio Costella e Alessandro Pizzuto. La pièce, scritta e diretta da Giorgio Gallione che, dopo il debutto a Genova a febbraio 2019, è ora in scena fino al 19 gennaio al Teatro Brancaccio di Roma, ripercorre il rapporto tra lo sport e le dittature sudamericane riportando della vicenda dei Mondiali del 1978 e dei Desaparecidos in Argentina
La rappresentazione si rifà ai campionati del '78 in Argentina, dove il 25 giugno, all'Estadio Monumental di Buenos Aires, durante la finale dei mondiali di calcio, l'Argentina batte l'Olanda 3 a 1. Risultato fortemente voluto dal dittatore Jorge Videla e usato quale strumento per fare propaganda politica, affinché il mondo si dimenticasse del dolore e della disperazione delle Madri di Plaza de Mayo.

Nel periodo dei campionati in Argentina si respira un clima di grande terrore, paura, tortura, desaparecidos, doping, morte, corruzione. Ma è anche il momento di maggiore popolarità e consenso della dittatura del generale Videla a dimostrazione di come lo sport possa essere forte elemento di distrazione sociale dalla realtà.
Il bravissimo interprete Neri Marcorè, ex-bambino di allora, ricostruisce il suo passato di appassionato di calcio, recuperando storie, situazioni grottesche, personaggi memorabili, irregolarità, a cavallo tra realismo magico e realtà storica. Vengono riportate sulla scena alcune vicende tra le quali:  il caso di Alvaro Ortega, l’arbitro colombiano che commise “l’errore” di annullare un goal all’Indipendente Medellin, la squadra dei trafficanti di cocaina; la vicenda del Francisco Valdes, capitano del Cile, costretto a segnare a porta vuota dai militari di Pinochet; la “guerra del football”, combattuta nel 1969 tra Salvador e Honduras, e l’episodio del rigore più lungo della storia del calcio, di cui è stato protagonista il portiere dell’Estrella Polar, Gato Diaz.
Uno spettacolo tra mito e inchiesta, musica, favola e teatro civile, che fa riflettere sul gioco più giocato al mondo e quanto possa influenzare le menti e i desideri degli individui, assolutamente da non perdere.

Drammaturgia e regia Giorgio Gallione e con Fabrizio Costella, Alessandro Pizzuto, scene e costumi Guido Fiorato | musiche originali Paolo Silvestri | luci Aldo Mantovani.

venerdì 10 gennaio 2020

Musica d’autore con i KHORAKHANE’ assieme a CHIARA RIONDINO e la BANDA GABER con il Maestro SANDRO LUPORINI all’AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA di Roma il 29 e il 30 gennaio.



Due serate all'insegna della musica d'autore per chi vuole fare una "full immersion" nell' atmosfere delle canzoni dei grandi maestri Fabrizio De Andrè e Giorgio Gaber, si susseguono all’Auditorium Parco della Musica di Roma. 
Nella prima serata, mercoledì 29 Gennaio prossimo, saranno  i Khorakhanè,   gruppo nato nel 2001 come tribute band di De Andrè  e ben presto divenuto una delle band più interessanti sulla scena nazionale grazie alla commistione delle culture, della musica e dei linguaggi  senza abbandonare l’attenzione per la canzone d’autore, ad  esibirsi  assieme alla cantautrice ed interprete Chiara Riondino (sorella di David), con l'opera "La Buona Novella", mentre giovedì 30 gennaio, salirà sul palco la Banda Gaber  “Chiedo Scusa Se Parlo Di.....Gaber” con la presenza del Maestro Sandro Luporini.
Le più famose canzoni di De André  daranno il via alla prima serata  “La Buona Novella”, quarto album di inediti pubblicato nel 1970 dal poeta e cantante genovese, rielaborato dal maestro Fabio Battistelli. Una straordinaria rivisitazione canora  delle più bella opere sugli avvenimenti della storia di Gesù, lasciata in eredità dal grande maestro e che  ancora oggi suscita emozione, magia e riflessione.
Protagonisti sul palco insieme ai Khorakhanè e Chiara Riondino i musicisti Fabrizio Coveri (voce solista) e Fabio Battistelli (clarinetto), con Matteo Scheda (chitarra), Pier David Fanti (batteria), Nicoletta Bassetti (violino), Enrico Pelliconi (tastiere e fisarmonica) e Gianluca Ravaglia (contrabbasso).
Ancora al Parco della Musica di Roma, il giorno seguente, ad esibirsi sarà la Banda Gaber, storica formazione di musicisti che da sempre ha accompagnato l’autore milanese nei suoi innumerevoli concerti, con “Chiedo Scusa Se Parlo Di.....Gaber", concerto /spettacolo colmo di ricordi, momenti, versi e canzoni di uno dei protagonisti  più influenti della musica e del teatro della metà del secolo scorso. Uno straordinario progetto  che vede la presenza di Sandro Luporini,  pittore, scrittore, paroliere e co-autore di testi di canzoni e teatro con cui lo stesso cantautore strinse un forte sodalizio artistico nato grazie ai testi di "Così felice" (1964), portata a Sanremo e "Barbera e Champagne", poi sviluppatosi negli anni ’70 con la svolta intuitiva di Gaber di portare la canzone a teatro e l’ideazione del personaggio “Signor G”. Una collaborazione sinergica che verrà definita come il Teatro-Canzone di Gaber-Luporini, grazie al talento di entrambi per la cultura letteraria e teatrale e per la capacità d'interpretare ed esprimere il pensiero politico ed esistenziale di quegli anni.
Sul palco, a fianco degli storici componenti della Banda Gaber - Enrico Spingo alla batteria, Dado Sezzi alle percussioni, Claudio Demattei al basso elettrico, Gianni Martini alla chitarra, Luigi Campoccia al piano e Luca Ravagni al sax - ad interpretare il repertorio del grande maestro, il giovane cantante e autore  Simone Baldini Tosi.
Un inedito omaggio a due grandi talenti del nostro paese, in due serate dedicate a  tanta musica d'autore e poesia da non perdere.