culturandoingiro

mercoledì 30 marzo 2022

Claude Monet in mostra al Palazzo Ducale a Genova fino al 22 maggio



Possibilità di vivere l’arte, la poesia e la  bellezza che in questo brutto periodo ci salva dalle ansie quotidiane. È quanto offre la mostra dedicata al pittore sicuramente più amato tra gli impressionisti, Claude Monetpromossa e organizzata a Genova da Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura e Arthemisia, in collaborazione con il Musée Marmottan Monet di Parigi.

Uno straordinario percorso espositivo di luce e magia di oltre cinquanta opere, suddiviso in sette sezioni, in cui spiccano, oltre  alle amatissime e celebri Ninfee (1916-1919 ca.), Iris (1924-1925 ca.), Emerocallidi(1914-1917 ca.), Salice piangente (1918-1919 ca.), le varie versioni de Il ponte giapponese e la sua ultima e magica opera Le rose (1925-1926 ca.), le opere a cui il pittore francese era particolarmente legato e gelosamente custodite nell’abitazione di Giverny e tutte le peculiarità dell’Impressionismo e della ricerca artistica di Monet che  lo portò a studiare a lungo la luce, cercando di cogliere le atmosfere mutevoli dei luoghi e in particolare ciò che riguarda la paesaggistica e la pittura en pleonastico airNell’esposizione curata da Marianne Mathieu, storica dell’arte e direttrice scientifica del Musée Marmottan Monet, c’è tutto dell’artista Monet, poco incline  alle vicende belliche che avevano impegnato pennelli e tavolozze delle generazioni degli artisti precedenti per manifestare il proprio impegno politico, e amante della  natura dallo stesso raffigurata da pennellate avvolte nelle variegate tonalità e densità di luce. Si possono ammirare  i meravigliosi  salici piangenti dal colore verdeggiante, i viali di rose onirici, i ponticelli giapponesi, le ninfee monumentali e i glicini dalla colorazione sfumata. Capolavori che evidenziano oltre alla genialità artistica anche la passione  per il giardinaggio, le aiuole e i fiori che adornavano in special modo le residenze di Argenteuil, paese situato nel dipartimento della Val-d'Oise nella regione dell'Île-de-France, e i giardini della sua residenza a Giverny, un comune francese situato nel dipartimento dell'Eure nella regione della Normandia. Nel villaggio di Giverny si trova la casa dove dimorò e morì Claude Monet dal 1883 al 1926, che oggi ospita la Fondation Claude Monet.


Informazioni:

https://palazzoducale.genova.it/mostra/


giovedì 17 marzo 2022

LINA SASTRI INCANTA CON “𝗘𝗗𝗨𝗔𝗥𝗗𝗢 𝗠𝗜𝗢” in scena al Parioli fino al prossimo 27 marzo

 



Energia, talento, sentimento, parole, poesia e musica, il mix dello spettacolo che una delle più grandi interpreti della tradizione partenopea, Lina Sastri, ha regalato ieri sera al pubblico del Teatro Parioli a Roma debuttando con il suo “EDUARDO MIO Maestro di vita e di palcoscenico”, scritto e diretto da lei stessa, quale omaggio al grande Eduardo De Filippo a 120 anni dalla sua nascita, attraverso ricordi personali della conoscenza in teatro e non solo. “Omaggio sentito e appassionato ad Eduardo, come ha detto più volte la Sastri, da parte di chi lo ha conosciuto, ga lavorato con lui è dallo  stesso maestro è stata apprezzata e incoraggiata”.


Una recitazione  straordinaria, fatta di aneddoti, citazioni di opere e scritti, e belle canzoni classiche napoletane, in cui la Sastri, mettendoci voce, cuore e sensibilità, fa cogliere la genialità e le caratteristiche dell’uomo e dell’artista Eduardo compresi i tanti insegnamenti da lei ricevuti fin da quando giovanissima era ai primi esordi in teatro.


La passionalità, l’emozione e il talento con cui la sublime signora partenopea ha portato in scena lo squarcio di vita e intimità del grande drammaturgo in cui non sono mancati pure riferimenti alla guerra e al sentimento “delicato” che aveva di essa, hanno reso l’esito narrativo recitativo di mirabile energia e grande piacevolezza che in più di due ore di spettacolo è  una gran bella prova d’autore. 

 

Complimenti ai bravissimi musicisti che hanno accompagnato la Sastri sul palco.