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mercoledì 7 dicembre 2022

Il FESTIVAL ITINERANTE DELLA PARTECIPAZIONE ha fatto tappa a Montagnana


Nei giorni 11 e 12 novembre scorso, nella Sala Veneziana di Castel San Zeno a Montagna (PD) si è tenuto l’interessante Festival Itinerante della Partecipazione, promosso dall'Università di Padova e ideato dal Dipartimento di Scienze Politiche, Giuridiche e Studi internazionali (SPGI) dell'Ateneo, con l'obiettivo di fornire un'occasione di discussione sui temi di interesse sociale, economico e politico in sintonia con la storia, le specificità territoriale e le esigenze di approfondimento espresse dagli enti e dalle associazioni ospitanti. È stata un’ importante opportunità che, oltre alle istituzioni, ha visto protagonista l’associazione MÈCA affiliata Fitel Veneto, per favorire e riaffermare il ruolo dei cittadini e cittadine nei processi democratici e nella costruzione del futuro del territorio, per contribuire a costruire la fiducia nel prossimo, nell’agire politico, tornare al rapporto tra valori, programmi, proposte, ma anche ad un’etica dei comportamenti dei singoli soggetti, delle forze politiche e delle istituzioni e a sviluppare sensibilità, accoglienza, conoscenza, creare benessere e stimolare energie e competenze in chi lo vive, includendo veramente tutti, nessuno escluso, per mettere in condizione il Paese di riprendersi e affrontare le grandi fragilità di carattere sociale, sanitarie, ambientali e culturali, ulteriormente evidenziate e aggravate dalla pandemia e dal conflitto russo-ucraino in corso.

Per saperne di più ne parliamo con Carla Albarello, Presidente dell’Associazione (MÈCA) “Montagnana è città aperta”, protagonista, assieme all’Università di Padova, dell’ideazione e promozione della prima tappa del Festival a Montagnana,  da me di seguito intervistata. 


Carla Albarello - Presidente MÈCA

Albarello, com’è andato e cosa ha caratterizzato il Festival della Partecipazione?


Tra attese, incertezze e complessità il Festival che ha tenuto banco per due giorni a Montagnana si è chiuso con successo. Sono proprio le esitazioni, le perplessità espresse e gli entusiasmi manifestati che hanno

caratterizzato questa esperienza, che ci spingono a formulare autentici complimenti alla Comunità. Una Comunità fatta prima di tutto da persone, da cittadini e da Istituzioni. Una Comunità che tra le parole spese in commenti verbali, in comunicati o elaborazioni grafiche presenti nella sobria locandina di promozione del Festival, ha saputo spontaneamente cogliere il messaggio originale e inedito che qualcosa

di nuovo, meritevole di attenzione, presenza e partecipazione, stava per nascere. Un'iniziativa che trova i promotori del festival, attenti anche a cogliere il valore del non detto, del non partecipato, per riconoscere lo spazio del migliorabile anche su questi significati.


Cosa ha trasmesso e cosa lascia in eredità questa due giorni del Festival?


Ci ha trasmesso che la partecipazione affinchè sia incisiva in un territorio, deve trovare il maggior coinvolgimento possibile ed essere caratterizzata da tre fondamentali requisiti: le energie, le convergenze e le motivate disponibilità.

Pertanto, ci affida il compito di sensibilizzare, organizzare e realizzare la partecipazione non fine a se stessa, bensì una partecipazione consapevole, creativa e condivisa.


Quale supporto per giungere a una “Partecipazione non fine a se stessa”?


In questo impegnativo compito possiamo già da ora sentirci sorretti dall'apporto dell'Università di Padova con le eccellenti figure dei professori Marco Almagisti e Paolo Graziano che hanno non solo ideato ma
anche qualificato il festival, con la collaborazione della dottoressa Alessandra Zanon e le altrettante presenze eccellenti del professore Paolo Gubitta e professore Gianluca Toschi. Senza tralasciare la responsabilità che abbiamo nei confronti di tanti nostri bravi giovani. Tre abbiamo potuto apprezzarli nei collegamenti dall'estero, l'avvocato Antonio Strabello e le ricercatrici dottoresse Eleonora Nigliato e Giordana Peregrino. E ancora, appoggiati dalla collaborazione e maggiore coinvolgimento con le diverse Scuole di ordine e grado di Montagnana. L'Istituto Jacopo da Montagnana, L'Educandato San Benedetto, il CFP L. Pavoni e l'Istituto Comprensivo Luigi Chinaglia. Aiutati a leggere e interpretare gli indirizzi di Programmazione Regionale dagli interventi diretti dei Consiglieri della Regione Veneto che in questa edizione ha potuto godere della considerevole intraprendenza delle Consigliere Elisa Venturini e Elena Ostanel.


A chi i ringraziamenti per la riuscita dell’evento?


Sinceri ringraziamenti vanno   all'Amministrazione Comunale aperta ad accogliere modernità e pronta a farsi coinvolgere anche oltre i ruoli istituzionali. Grazie alla premurosa opera di sostegno di Michela Viaro "la bibliotecaria", grazie alla bravura dell'assessore alla Cultura di Elisa Rossetto nell'aver saputo destreggiarsi

nel ruolo di moderatrice valorizzando tutti gli interventi della Tavola Rotonda. Grazie al Consigliere Roberto Volpato fine comunicatore con i ragazzi partecipanti al festival e Grazie per gli efficaci messaggi ricevuti dalla Consigliera Giorgia Miotto e dell'Assessore Claudio Arzenton nella chiusura e apertura del festival.

Infine, per l'Amministrazione grazie a chi non ha mai fatto mancare il suo coinvolgente contributo al festival: Il Sindaco Paolo Lovato. I ringraziamenti non finiscono qui. Grazie all'emozionante e toccante testimonianza di Vittorio Frison l'imprenditore di successo che invita alla speranza. Grazie a Marco Ortoman per aver manifestato una proposta condivisa da più associazioni "la costituzione di un albo dei cittadini attivi" che potrà consolidare il prezioso patrimonio dell'associazionismo di Montagnana. Un particolare grazie ai tanti cittadini per le parole di aiuto, sostegno e incoraggiamento e agli studenti dell'istituto "IIS Jacopo da Montagnana". Infine grazie di cuore alle volontarie ME'CA Claudia Moro, Giuseppina Vicentini, Giulia Merlin, Graziella Billo, Michela Battistella, Pierangela Vesentini e Giuseppe Garzetta per il costante 

 







lunedì 5 settembre 2022

“100 Pasolini”, le iniziative in omaggio all’artista presentate il 7 settembre a Zagarolo





“100 Pasolini”, il calendario di iniziative culturali del Consorzio “I Castelli della Sapienza” per celebrare il centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini, considerato tra i maggiori intellettuali italiani del Novecento.

Gli eventi in programma si articoleranno entro l’anno e prevedono, incontri, mostre e spettacoli teatrali. 


MERCOLEDÌ 7 SETTEMBRE - ORE 18:00 presso la Sala delle Bandiere del Palazzo Rospigliosi a ZAGAROLO la presentazione del programma: cartellone eventi; mostra itinerante “12 Comuni 100 Pasolini-Cinema di poesia”; prima nazionale dello spettacolo teatrale “La verità sta in molti sogni”.


PRESENTAZIONE


Saluti istituzionali:

– Emanuela Panzironi – Sindaco di Zagarolo
Intervengono:

– Daniele Leodori – Vicepresidente Regione Lazio

– Angelo Rossi –  Presidente del Consorzio “I Castelli della Sapienza”

–  Nicola Petruzzi – Presidente Forum Europeo

–  Marco Pacifici – Segretario organizzativo Forum Europeo

–  Tonino Tosto – Presentazione cartellone eventi e spettacoli teatrali

 

Partecipano inoltre:

– Sindaci e Assessori alla Cultura dei 12 Comuni consorziati

– operatori culturali e della formazione, docenti e rappresentanti dell’associazionismo socioculturale.

 

PROGRAMMA DEL 7 SETTEMBRE A ZAGAROLO PRESSO PALAZZO ROSPIGLIOSI

Durante la presentazione saranno illustrate le numerose iniziative culturali in programma della manifestazione, spettacoli teatrali e la mostra itinerante dedicata a Pier Paolo Pasolini.

–  ore 18.00 – presentazione degli spettacoli e degli eventi del progetto “100 Pasolini”

–  a seguire anteprima mostra “12 Comuni 100 Pasolini – Cinema di poesia”

–  ore 20.30: spettacolo teatrale “La verità sta in molti sogni” di Tonino Tosto (prima nazionale). Lo spettacolo è interpretato da otto attori e otto musicisti, con musica e canzoni dal vivo eseguite dal gruppo “Adoriza” che le ha composte sui versi di Pasolini. Fra gli interpreti, Fabrizio Bordignon, Susy Sergiacomo, Eleonora Tosto, Titti Cerrone, Jessica Agnoli.

 



BREVE SINOSSI DELLO SPETTACOLO: “LA VERITÀ STA IN MOLTI SOGNI”

Lo spettacolo teatrale, scritto e diretto da Tonino Tosto, mette in scena la figura, i pensieri, le parole, le azioni, la poesia, le immagini, le “profezie” dei versi e degli scritti, il mistero della morte e le tracce indelebili di Pier Paolo Pasolini. Il testo racconta del viaggio di tre persone che, con una lettera indirizzata a ognuno di loro, vengono “invitati” a cercare luoghi e parole di Pasolini che permetteranno – una volta arrivati a destinazione – di ricomporre il puzzle e di “svelare ogni mistero”. Cosa cercano? Chi ha scritto quelle lettere? Le hanno ricevute solo loro? Cosa o chi li ha spinti a percorrere quelle strade?     

 


IL CARTELLONE DEGLI SPETTACOLI TEATRALI E ALTRI EVENTI:

Tonino Tosto che, per conto del Forum Europeo ha curato la mostra “12 Comuni 100 Pasolini – Cinema di poesia”, presenterà gli spettacoli teatrali e le iniziative in programma:

–  18 settembre ore 17.30 –  “Tu sapessi che cosa è Roma” di Tony Hard (prima nazionale), Valmontone, Palazzo Doria;

–  24 ottobre ore 17.00 – inaugurazione mostra “Pasolini: cinema di poesia” e Letture di versi e scritti di Pier Paolo Pasolini – Lariano, Sala Polifunzionale;

–  29 ottobre ore 17.00 – “Dal cuore della città” – concerto di organetti – Carpineto – festa della Castagna;

–  13 novembre ore 17.30 – “La verità sta in molti sogni” (replica) – Cave – Teatro Comunale;

–  16 novembre ore 17.30 – “Processo al processo Pelosi”, di Pino Nazio. Liberamente ispirato al libro di Stefano Maccioni “Pasolini –  Un caso mai chiuso”. Colonna, Teatro Parrocchiale;

–  22 novembre ore 11.00 – “Pasolini, poeta da conoscere” – lettura di poesie riservate agli studenti di scuola media – Labico, Istituto Comprensivo;

–  29 novembre Convegno Internazionale “Cento Pasolini” organizzato da Forum Europeo – Zagarolo, Palazzo Rospigliosi.

 

IL CALENDARIO DELLA MOSTRA ITINERANTE “12 COMUNI 100 PASOLINI – CINEMA DI POESIA”

Oltre venti pannelli dal titolo “12 Comuni 100 Pasolini – Cinema di poesia” per ricordare Pier Paolo Pasolini attraverso il suo percorso di autore e regista cinematografico con manifesti, foto di scena, parti di sceneggiatura, frasi con le quali si sostanzia la sua scelta del cinema come mezzo per mettere in immagini il suo sguardo poetico e critico sul mondo.

Dopo Colonna, Labico e Carpineto, la mostra proseguirà il tour espositivo nei comuni di:

– GALLICANO NEL LAZIO dal 1 al 15 settembre – Aule della Ludoteca comunale, Piazzale Montessori;

– VALMONTONE dal 16 al 30 settembre – Palazzo Doria – sale affrescate;

– ZAGAROLO dal 1 al 10 ottobre – Palazzo Rospigliosi;

– POLI dal 11 al 23 ottobre – Museo civico;

– LARIANO dal 24 ottobre al 6 novembre – sala polifunzionale Tiberio Bartoli via Roma;

– CAVE dal 12 al 30 novembre – Sala Velluti del Palazzetto della Salute Rita Dappi;

– GENAZZANO dal 1 al 15 dicembre – Castello Colonna;

– PALIANO dal 16 al 31 dicembre – Biblioteca comunale;

– ARTENA – data ancora da definire



Gli eventi in programma nel centenario della nascita di Pasolini sono stati realizzati con il contributo della Regione Lazio e di Lazio Crea, con il patrocinio del Nuovo Imaie e in collaborazione con il Forum Europeo. 


Ufficio Stampa Rossana Tosto

redazione@rossanatosto.com



giovedì 28 luglio 2022

“NN di SS. Lebensborn”di Maria Delfina Tommasini parla di donne e le difficoltà di vivere in guerra e nel dopoguerra.

  

          
     

“NN di SS. Lebensborn” è  il titolo dell’ultimo interessante romanzo storico scritto da Maria Delfina Tomnasini. La storia ha inizio nel 1940 in Norvegia dove, a seguito dell’invasione da parte della Germania, vivere è molto difficile visto che oltre ai nazisti tedeschi ci sono quelli norvegesi, altrettanto crudeli, disumani, spietati.

“Le ragazze e le donne norvegesi che ebbero rapporti con militari tedeschi durante l’occupazione furono vittime nel dopoguerra di trattamenti ingiusti e indegni [...] Per cui pagarono per tutto il resto della loro vita. Oggi a nome del governo offro a loro e alla loro Memoria le scuse ufficiali”. Parole proferite dalla premier norvegese Erna Solberg  che nel nel 2018 prende posizione pubblica su una ennesima pagina buia e poco nota del progetto nazista e suoi risvolti umani e sociali che ne conseguirono. Questa l’affermazione forte del Primo ministro  che incuriosisce e spinge l’autrice Tommasini ad avviare un approfondimento sull’argomento tra i più crudi della storia europea i cui esiti la portano a scrivere l’interessante e toccante romanzo storico dal titolo “NN di SS. Lebensborn” (Tratto da Storia vera) (Edizioni Progetto Cultura, 2022), ambientato in Norvegia e Germania tra il 1940 e i giorni nostri. 

Le atrocità, le violenze, gli abusi e le ingiustizie per le quali il Primo ministro Solberg chiede scusa sono quelle subite dalle madri e i loro figli che furono coinvolti nell’ambito del programma segreto di eugenetica “Lebensborn” ideato nel 1935 da Himmler e portato avanti per tutti gli anni della guerra. “Lebensborn” (sorgente di vita) aveva come obiettivo quello di ovviare al problema della bassa natalità nel paese, l’incremento della popolazione ariana in Germania tramite il rapimento di bambini di aspetto ariano (sani e biondi con occhi blu o verdi), provenienti pure dai paesi occupati orientali, che venivano poi “germanizzati” nei centri Lebensborn e dati in adozione e selezionando donne dai tratti ariani che potessero generare figli con giovanotti delle SS. In un primo momento furono solo tedesche, ma successivamente il programma coinvolse anche giovani donne di altre nazionalità, provenienti dai paesi occupati e scelte secondo una vera e propria scala di “arianità” che inseriva  le polacche all’ultimo posto e le norvegesi al primo (in mezzo donne danesi, francesi, dei Paesi Bassi...). 

Nelle cliniche Lebensborn venivano  ospitate le  donne incinte  riservando loro tutte le attenzioni possibili fino al compimento dell’anno del figlio (gli “NN di SS”) per poi separarle dallo stesso per darlo in adozione a coppie naziste. Nel caso che il figlio non risultasse sano o non avesse i requisiti  previsti , anziché darlo in adozione, veniva deportato nei campi di sterminio o sottoposto ai disumani esperimenti sui bambini del medico Josef Mengele.

La sparizione da parte tedesca di buona parte della documentazione sul finire del conflitto  non permette di quantificare esattamente il numero di donne e bambini coinvolti in questo efferato programma, certamente migliaia (e in Norvegia decine di migliaia). Nel dopoguerra e  durante la resistenza norvegese al nazismo i bambini Lebensborn furono considerati “orfani del disonore”, discriminati e privati di diritti e cittadinanza, mentre le madri “puttane dei crucchi” e traditrici, soggette ad ogni tipo di angheria. Tantissimi gli adottati che non sanno di essere tali, alcuni dei quali hanno scoperto anni dopo di essere parte dell’atroce progetto. È  questo lo scenario in cui si collocano le vicende delle figure femminili e maschili di una famiglia norvegese protagonista della narrazione della Tommasini colma di suggestioni, commozione, spunti culturali, sentimenti, amicizie profonde e durature, primi amori e passione, fascinazione politica e artistica.  L’autrice ci presenta Britt e Astrid, e racconta con trasporto, tenerezza e intensità un’amicizia vera, quella che non giudica, che non si arrende davanti a niente e che dura tutta la vita. Il fratello e il padre di Britt fanno parte della resistenza mentre Astrid, che non ha il padre, vive in condizioni economiche disagiate.   Il disprezzo per le donne che accettavano di portare in grembo bambini concepiti con il nemico tedesco, i segreti e le complicità per salvaguardare madri e figli esposti alla condanna sociale ed ancora  circostanze ed eventi pieni di dolore ma anche e di speranza che vanno oltre la guerra in direzione della ricerca della verità dagli esiti inimmaginabili sono gli ingredienti che compongono l’avvincente romanzo. Il fine dell’autrice è quello di far rivivere la memoria delle donne e dei figli del "Lebensborn" che hanno subito violenze e ingiustizie durante la guerra e nel dopoguerra.


Grazie a Maria Delfina Tommasini che con questo interessante e piacevole romanzo , scorrevole e leggibile tutto d’un fiato, riporta alla luce e fa conoscere verità storiche del continente europeo  tanto crudeli quanto importanti per riflettere e non dimenticare mai.


venerdì 15 luglio 2022

L’evoluzione del diritto d’autore nell’interessante libro di Stefano Morabito


Scrittori e proprietà intellettuale:

Diritto d'autore e casi esemplari nella storia evolutiva della proprietà intellettuale. 


L’ultimo lavoro dello scrittore Stefano Morabito, quale puntuale analisi della storia evolutiva della proprietà intellettuale e ottima  guida per orientarsi nell’ambito  del diritto d’autore in cui  viene  indicato l’apparato di principi giuridici che mirano a tutelare i frutti dell’inventiva e dell’ingegno umano.


Un libro davvero utile, necessario e di fondamentale importanza sopratutto per chi abbia pubblicato o pensi di pubblicare un’opera di qualsiasi genere. La legge, infatti, tutela le opere dell'ingegno di carattere creativo qualunque ne sia il modo o la forma di espressione. Ma esattamente, come siamo giunti all’attuale normativa? Qual’è la legislazione di riferimento? Cosa significhi essere l’autore dell’opera? Quali diritti sono tutelati? In altre parole, cos’è il diritto d’autore e come lo scrittore rientri nel meccanismo della macchina editoriale, se ne abbiamo un’idea vaga, grazie alla scrittura dettagliata di Morabito possiamo accresce la nostra conoscenza. 


Fino ad oggi, molti sono stati gli studiosi che hanno trattato la problematica connessa alla sfera della proprietà intellettuale, ma come Stefano Morabito nessuno.

Nell’interessante ed istruttivo volume, in uscita in questi giorni in libreria e online, l’autore ha analizzato sapientemente il lungo e faticoso percorso storico-evolutivo della proprietà intellettuale sia attraverso l’acquisita consapevolezza degli autori sia attraverso l'iter legislativo che, grazie a importanti conquiste del lontano e più recente passato, ha portato all'emanazione delle norme che attualmente regolano e tutelano la proprietà delle opere d'ingegno.

 

Un viaggio itinerante e avvincente che dall'età classica, dove si possono riscontrare i primi casi in cui vi è la violazione del diritto d'autore, e successivamente dalla rivoluzione gutenberghiana - che coincide con l'invenzione della stampa nel XV secolo d.C. e segna il passaggio dalla cultura manoscritta alla cultura tipografica - giunge fino ai giorni nostri, prendendo in esame autori e dispute, grazie alle quali il concetto di produzione di opere d’ingegno ha assunto valenza concreta sul piano sociale e politico. La successiva presa in esame della legge n. 633 del 41, tutt’ora vigente in materia di diritto d'autore, e le varie conquiste che hanno portato allo sviluppo di una legislazione organica e omogenea, rendono il saggio, dalla grande chiarezza informativa, uno strumento utile sia a scrittori che non, per comprendere il complesso mondo della proprietà intellettuale. Lungo il percorso l’attenzione si focalizza spesso su alcuni casi esemplari, in cui questo principio viene platealmente infranto, cercando di mettere in risalto alcune situazioni e individui che hanno contribuito a creare l’ambiente legislativo attuale. Uno studio che si propone di affrontare con pensiero critico un argomento molto controverso e discusso rende l’opera interessante e valida dal punto di vista informativo.

 

Stefano Morabito è un giovane autore calabrese di nascita e romano d’adozione, laureato in Letteratura, Musica e Spettacolo i cui ulteriori interessi accademici vertono sulla filologia moderna. Collabora attivamente con la Federazione Unitaria Italiana Scrittori, con la quale porta avanti numerosi progetti finalizzati alla valorizzazione degli autori e ad una maggiore tutela della proprietà delle opere d’ingegno. Già componente della V edizione del Concorso Letterario Storie Inaspettate promosso dalla Federazione Italiana del Tempo Libero (FITeL), nel 2022 è stato Presidente di Giuria dello stesso. È autore dei romanzi La rosa è ancora viva Non sempre le rose riescono a fiorire.


mercoledì 15 giugno 2022

Le vincitrici e i vincitori della XII Edizione de “La Pellicola d’Oro”.



Lo scenografo e regista Enzo De Camillis  
con l’attrice Claudia Gerini che ha ricevuto  il Premio Speciale alle Attività Artistiche 



Nella notte di ieri, sotto un cielo di stelle e all’insegna delle stelle nel lavoro del cinema e delle fiction, nel suggestivo teatro Ettore Scola de la Casa del Cinema di Roma, quasi in un clima da Oscar si è di nuovo incontrato il mondo del cinema con la XII edizione del Premio de "La Pellicola D’oro", promosso ed organizzato dall’ Associazione Culturale Articolo 9 Cultura & Spettacolo e dalla Sas Cinema di cui è Presidente lo scenografo e regista Enzo De Camillis. 


“La Pellicola d’Oro”, premio prestigioso, molto atteso e unico in Europa, ha l’obiettivo di dare riconoscimento alle maestranze, ai mestieri e alle tante professioni tra cui quella dello scenografo, dell’ elettricista, della sarta di scena, dello stuntman, dell’ operatore di macchina che si celano dietro e intorno alla macchina da presa senza le quali nessun film, nessuna serie TV, nessuna opera potrebbe realizzarsi ed arrivare al grande pubblico.


In un alternarsi di emozioni, stupore, buona musica e applausi, tanti grandi nomi del dietro le quinte del cinema e del settore cine audiovisivo si sono susseguiti sul palco, per premiare e/o essere premiati, alla presenza di un folto pubblico divertito e interessato.


Tra gli ospiti del mondo del cinema, della politica ma anche del sindacato e del mondo accademico protagonisti della serata: Valeria Fabrizi, Claudia Gerini, Enrico Vanzina, Ninetto Davoli, Milena Vukotic, Leo Gullotta con il compagno, Aurora Giovinazzo, Anna Ferraioli Ravel, Gabriele Mainetti, Mario Autore e Domenico Pinelli, Maria Rosaria Omaggio, Pier Francesco Pingitore, Graziella Pera, Gli attori, Elisabetta Pellini, Eleonora Puglia, Fabio Vasco, Marial Bajma Riva, Antonio Veneziano. La senatrice, già ministro istruzione, Valeria Fedeli, Commissario di Governo Silvia Costa, Responsabile Cinema Regione Lazio, Giovanna Pugliese, presidente Genova Filmcommission Liguria Cristina Bolla, ANICA Ranieri De' Cinque Quintili, Direttrice APA Antonella Barbieri, Consigliere Commissione Cultura Reg. Lazio Marta Leonori, Presidente ANICA Francesco Rutelli, Barbara Pierro, responsabile cultura e comunicazione della FITeL Nazionale, Debora Serracchiani, Deputata per il Partito Democratico, Monica Lucarelli Assessore Comune di Roma. 


 


 

LE VINCITRICI E I VINCITORI

XII edizione del Premio de "La Pellicola D’oro"



Premi Speciali alle Attività Artistiche:

Valeria FABRIZI, Claudia GERINI, Enrico VANZINA.

 

Premio all’Attività Produttiva:

Matilde BERBABEI 

 

Premio all’Attività Artistica per l’anno pasoliniano:

Ninetto DAVOLI

 

Premio Speciale all’Editoria:

Gianni CELATA, Silvano PASQUALETTI 


Miglior Effetti Speciali:

Maurizio CORRIDORI – Freaks Out di Gabriele Mainetti (Lucky Red, Goon Film, Rai Cinema)

Massimo CIARAGLIA – Leonardo Big Light di Dan Percival e Alexis Sweet (Production, Luxvide, Sony Pictures, Rai Fiction).

 

Miglior Capo Elettricista:

Fabio CAPOZZI – Mondo cane di Alessandro Celli (Groenlandia E Minerva Pictures, Rai Cinema)

Maurizio De Pol – Leonardo di Dan Percival e Alexis Sweet (Big Light Production, Luxvide, Sony Pictures, Rai Fiction)

 

Miglior Direttore di Produzione:

Fabio LOMBARDELLI – Freaks Out di Gabriele Mainetti (Lucky Red, Goon Film, Rai Cinema)

Simone CIALONI – A casa tutti bene di Gabriele Muccino (Lotus Production, Sky Studios)

 

Miglior Capo Macchinista:

Sandro FABBRIANI – Qui rido io di Mario Martone (Indigo Film, Tronasol, Rai Cinema).

Gigi ROCCHETTI - Leonardo di Dan Percival e Alexis Sweet (Big Light Production, Luxvide, Sony Pictures, Rai Fiction)

 

Miglior Attore Protagonista:

Marco GIALLINI – Io sono Babbo Natale di Edoardo Falcone (Lucky Red,3Marys Entertainment, Rai Cinema)

Alessandro GASSMANN – Un professore Alessandro D'Alatri (Lotus Production, RTI Production)

 

Miglior Storyboard Artist:

Marco Valerio GALLO – Freaks Out di Gabriele Mainetti (Lucky Red, Goon Film, Rai Cinema)

Davide ORLANDELLI – Leonardo di Dan Percival e Alexis Sweet (Big Light Production, Luxvide, Sony Pictures, Rai Fiction).

 

Miglior Attrezzista di scena:

Roberto BENETTI – Qui rido io di Mario Martone (Indigo Film, Tronasol, Rai Cinema).

Riccardo PASSANISI - Leonardo di Dan Percival e Alexis Sweet (Big Light Production, Luxvide, Sony Pictures, Rai Fiction).

 

Miglior Sartoria Cineteatrale:

COSTUME D’ARTE - Qui rido io di Mario Martone (Indigo Film, Tronasol, Rai Cinema).

ANNAMODE – Storie di una famiglia perbene di Stefano Reali (11Marzo Film, RTI).

 

Miglior Attrice Protagonista:

Aurora GIOVINAZZO - Freaks Out di Gabriele Mainetti (Lucky Red, Goon Film, Rai Cinema).

Serena ROSSI – Mina settembre di Tiziana Aristarco (Italia International Film,Rai Fiction)

 

Miglior Sarta di Scena:

Alessia CACCIALUPI - Freaks Out di Gabriele Mainetti (Lucky Red, Goon Film, Rai Cinema)

Stefania FABRIZI - Leonardo di Dan Percival e Alexis Sweet (Big Light Production, Luxvide, Sony Pictures, Rai Fiction).

 

Miglior Operatore di Macchina:

Matteo CARLESIMO - Freaks Out di Gabriele Mainetti (Lucky Red, Goon Film, Rai Cinema).

Giovanni GEBBIA - A casa tutti bene di Gabriele Muccino (Lotus Production, Sky Studios).

 

Miglior Maestro D’armi:

Emiliano NOVELLI - Freaks Out di Gabriele Mainetti (Lucky Red, Goon Film, Rai Cinema).

Alessandro NOVELLI - Leonardo di Dan Percival e Alexis Sweet (Big Light Production, Luxvide, Sony Pictures, Rai Fiction).

 

Miglior Capo Costruttore:

Roberto LAURENZI - Freaks Out di Gabriele Mainetti (Lucky Red, Goon Film, Rai Cinema).

Corrado PARISI - Leonardo di Dan Percival e Alexis Sweet (Big Light Production, Luxvide, Sony Pictures, Rai Fiction).

 

Miglior Creatore Effetti sonori:

Mirko PERRI - Emiliano Novelli - Freaks Out di Gabriele Mainetti (Lucky Red, Goon Film, Rai Cinema).

Marco GIACOMELLI - Leonardo di Dan Percival e Alexis Sweet (Big Light Production, Luxvide, Sony Pictures, Rai Fiction).

 

Miglior Film Tecnico votato dalla giuria giovani:

FREAKS OUT di Gabriele Mainetti 






venerdì 10 giugno 2022

STORIE INASPETTATE (6^ Edizione): le giovani donne le più premiate. I VINCITORI


Il Presidente di Giuria Stefano Morabito e 
Samantha Falciatori


Entusiasmo inarrestabile e grande soddisfazione dei giovani autori  è quello che ha caratterizzato la premiazione della sesta edizione del Premio nazionale di narrativa, indetto annualmente dalla FITeL, "Storie Inaspettate", la cui Cerimonia di premiazione si è tenuta ieri pomeriggio al Circolo di Montecitorio. 

Le opere premiate in cui sono state trattate storie personali, storie di tutti, scritti eterogenei per soggetti e per stile, dove spiccano tematiche socialmente sensibili e toccanti,  hanno preso vita nell’ambito della cerimonia, grazie all’espressiva performance del duo Michela Cesaretti Salvi (attrice) e Felice Zaccheo (chitarra),  emozionando e reso piacevole lo scorrere dell’evento.

La cerimonia, partecipata da un folto pubblico interessato, ha suscitato grande interesse e un collegamento da remoto ha permesso ulteriore condivisione dell’evento anche con chi si è trovato impossibilitato a venire in presenza. 

I premi, conferiti ai giovani e giovanissimi, tra i quali altissima la percentuale di autrici (8 su 11 premiati), che sono risultate vincenti, sono stati consegnati dai rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, dalla Presidenza Fitel Nazionale (Giuseppe Spadaro, Felice Alfonsi, Teresa Blandamura) e dalla giuria, che ha condiviso pubblicamente le motivazioni di voto.


Agli autori, presenti  ed emozionati provenienti da tutt’Italia, sono andati i complimenti della FITeL e della Giuria presieduta da Stefano Morabito (scrittore), e composta da Cecilia Brighi (scrittrice), Carlo Gnetti (giornalista e scrittore), Francesco Neri (giornalista e scrittore), Maria Delfina Tommasini (scrittrice) e Barbara Pierro (Cultura e comunicazione FITeL Nazionale e coordinatrice del progetto).


I primi tre classificati di ogni sezione (Senior e Junior) si sono aggiudicati generosi premi, ed eleganti targhe di partecipazione sono andate ai IV e V posti; inoltre è stato conferito un Premio speciale della giuria.



I giovani e i link ai racconti vincitori sezione SENIOR , JUNIOR e PREMIO GIURIA della sesta edizione del Premio nazionale di narrativa "Storie Inaspettate".



Vincitori sezione Senior


1.    LA STRINGA ARANCIONE di Rosella  Bottallo


2.    IL VALORE AGGIUNTO di Sandra Puccini


3.    ALINORA di Elena Mascia


4.    CI VEDIAMO DAL MAGO di Livio Loncini


5.    IL CANCELLO NEL DESERTO di  Alessandro  Dalla Lana


Vincitori sezione Junior 


1.  DOPO LE TEMPESTE ARRIVERANNO GLI  ARCOBALENI di Mattia Miccichè


2.  CLICK di Gaia Ferro


3.  FARRETT di Arianna Magliocca


4.  COSCIENZA di Carlotta Fornara


5.  LA FINESTRA SULL'ABISSO di Benedetta Barbetti


Premio speciale della giuria


UN RESPIRO DI NEVE E CENERE di Samantha Falciatori





Il Presidente della Fitel Nazionale
Giuseppe Spadaro 


Premiati, giurati e premianti della sesta edizione del Premio Narrativa “Storie Inaspettate”  





Giurati, collaboratori e amici della Fitel che hanno contribuito all’ottima riuscita dell’evento