Particolare delle mura di Montagnana (foto di Federica Francescon) |
"Suggestioni d’amore a Montagnana e dintorni”, il tema dell’evento organizzato dall’Associazione “Montagnana è città aperta” (MÈCA) il 9 febbraio scorso, presso la sala Austriaca di Castel San Zeno di Montagnana, incantevole Borgo medievale in provincia di Padova, ricco di storia e di fascino, conosciuto per la sua celebre cinta muraria, edificata tra XIII e XIV secolo, dove il tempo sembra essersi fermato e la bellezza e in armonia con la natura.
Un notevole evento culturale che - come ha spiegato Carla Albarello, presidente dell’Associazione, nel suo intervento d’apertura, “rientra nell’ambito del progetto Scuola della Salute, portato avanti da MÈCA da mesi, e viene dopo una serie di appuntamenti tutti legati dal filo conduttore della cura della persona, del bene comune, dell’arte, dell’amicizia e dell’amore realizzati tra la fine del 2021 e l’inizio dell’anno in corso , tra i quali, l’immagine come strategia evolutiva “Fiabe dei mutamenti”, “Montagnana luogo d’arte, “Comprendere l’arte e per ultimo l’”Icontro” del 2 di febbraio con il filosofo Pietro Del Soldà”.
La serata dedicata all’approfondimento dei “sentimenti”, ha visto la partecipazione di tre docenti, Federica Francescon, appassionata di fotografia, Giorgio Casazza, naturalista e lo storico Marco Modenese che hanno narrato del territorio di Montagnana e dintorni con lo sguardo rivolto al passato, al presente e al futuro.
Straordinarie immagini e video delle bellezze e i particolari dell’incantevole Borgo , fatte e presentate da Federica Francescon, oltre alla descrizione del naturalista Cosazza delle specie arboree tra cui particolari esemplari di abeti e sequoie che compongono il patrimonio ambientale cittadino, assieme all’analisi storica fatta dal Prof. Marco Modenese, hanno reso l’idea della meraviglia e tanta bellezza del Borgo rendendo la “Conversazione Plurale” interessante e coinvolgente per il pubblico presente in sala e in collegamento streaming.
Occasione d’incontro ed ispirazione ad incidere anche con le nostre azioni individuali alla cura e valorizzazione del territorio, che a messo assieme l’impegno, la passione al sociale e l’immenso amore per la cultura, l’arte e la natura nelle sue molteplici sfaccettature, da sempre coltivato dall’Associazione MÈCA nei confronti di Montagnana, al termine del quale la stessa Albarello non ha mancato di lanciare il messaggio: “ Impegniamoci tutti e oganizziamoci ad essere comunità attiva per - rendere sempre più bello e sano il luogo dove viviamo e intrecciamo relazioni - e presentare Montagnana anche come luogo di INCONTRO per rinnovare ricordi e sugellare promesse”.
Pubblico presente all’incontro |
Veduta delle mura di Montagnana |