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martedì 6 febbraio 2024

Il Colosso di Costantino ammirabile ai Musei Capitolini per tutto l’anno giubilare




Il Colosso di Costantino al giardino  di Villa Caffarelli ai Musei Capitolini


Immenso, fisico possente, ginocchio scoperto, sguardo fiero, mano sullo scettro e  con il drappo dorato adagiato sulla spalla e la mano sinistra che sorregge il globo, è  come si presenta  il Colosso di Costantino  che con i suoi 13 metri di altezza svetta verso il cielo e che da oggi, 6 febbraio 2024, accoglierà i visitatori nel giardino di Villa Caffarelli ai Musei Capitolini.  

Una fedelissima ricostruzione, in scala 1:1, della colossale statua dell'imperatore Costantino (IV sec. d.C), tra gli esempi più significativi della scultura romana tardo-antica, in mostra nell’area che fu in parte occupata dal Tempio di Giove Ottimo Massimo, che un tempo ospitava la statua di Giove, la stessa forse da cui il Colosso fu ricavato o che comunque ne costituisce il modello di derivazione. 




Colosso di Costantino (dettaglio)



Della statua originaria, riscoperta nel XV secolo presso la Basilica di Massenzio, oggi rimangono solo pochi monumentali frammenti marmorei: testa, braccio destro, polso, mano destra, ginocchio destro, stinco destro, piede destro, piede sinistro. E proprio da questi frammenti, custoditi nel cortile di Palazzo dei Conservatori che, assieme a il Palazzo Nuovo, costituisce le sedi espositive dei Musei Capitolini , sono avviati i lavori di questa straordinaria imponente ricostruzione promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e realizzato in collaborazione con Fondazione Prada, che ha presentato per la prima volta l'opera a Milano dal 17 novembre 2022 al 27 febbraio 2023, in occasione della mostra Recycling Beauty a cura di Salvatore Settis e Anna Anguissola con Denise La Monica. 


La replica della statua colossale di Costantino è stata presentata al pubblico   stamattina dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri, dall’assessore alla Cultura Roma Capitale Miguel Gotor, dal sovrintendente Claudio Parisi Presicce, dal componente del Comitato di indirizzo di Fondazione Prada Salvatore Settis e da Adam Lowe della Factum Foundation For Digital Technology in Preservation.




Da sinistra:  Adam Lowe, Salvatore Settis, Miguel Gotor, Roberto Gualtieri, Claudio Parisi Presicce



 “ Un vero colosso -  osserva il sindaco di Roma  Roberto Gualtieri  a margine della presentazione della riproduzione - che rappresenta il potere di un imperatore che ha trionfato a ponte Milvio. Ora si sta cercando di capire se la statua originaria fosse il Giove Capitolino che si trovava proprio qui o se invece l'opera si ispirava a modelli classici che risalivano fino allo Zeus di Fidia". 
Un’ opera che, grazie ai frammenti,  è stata ricostruita fedelmente  in resina, poliuretano, polvere di marmo, foglia d'oro e gesso. “Questa  è la dimostrazione - afferma Gotor - che la vita, la storia e l’archeologia sono fatte di frammenti e ricomposizioni”. “Il risultato  - afferma Parisi Presicce - è sicuramente utile  per proporre ai visitatori la percezione di quel rapporto che doveva esserci in antico tra i sudditi e l’immagine dell’imperatore”. "Ora rimarrà qui per tutto l'anno giubilare - comunica lo stesso Parisi Presicce - poi si vedrà se spostarla al Museo della Civiltà Romana, che verrà riaperto".  


Giardino di Villa Caffarelli 


La spettacolare riproduzione in scala reale del maestoso Colosso di Costantino si può visitare dal 6 febbraio 2024 al 31 dicembre 2025,  tutti i giorni dalle ore 9.30 alle ore 18.30, nel giardino di villa Caffarelli ai Musei Capitolini a Roma.



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