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“Pandemonio”, il titolo azzeccato della mostra itinerante dell’artista modenese Sergio Padovani (Modena, 1972), ospitata fino al 9 marzo 2024 ai Musei di San Salvatore in Lauro a Roma, curata da Cesare Biasini Selvaggi con Francesca Baboni e Stefano Taddei e organizzata dalla Fondazione THE BANK – Istituto per gli Studi sulla Pittura Contemporanea.
Una pittura figurativa visionaria dalla forza dirompente che attrae e contemporaneamente respinge lo spettatore sorpreso dalle fantastiche quanto allucinate composizioni di scene inquietanti e paesaggi crudeli che testimoniano le angosce , le inquietudini e i tormenti del nostro tempo e del profondo dell’anima dell’autore.
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Sergio Padovani, La donna nuda, olio, bitume, resina su rame 59x70, 2023 cm. Courtesy Fondazione The Bank. Ph. R. Ronconi |
Un percorso artistico straordinario, nell'immaginario psichedelico di Padovani, artista visuale e musicista, attraverso oltre 60 dipinti, su tavola e su tela, quasi tutti inediti, di grandi dimensioni e di recente realizzazione, tra allucinazioni inquiete e incubi provenienti da epoche lontane, realizzati con la tecnica pittura su pittura con pigmenti, bitume e foglia oro, mescolati in modo magistrale dall’autore, dove il linguaggio della musica si mischia alla pittura in un dialogo continuo.
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Sergio Padovani, 16 responsabili di 32 ferite, 2023, olio, bitume e resina su tavola, 110x87 cm. Ph. Mauro Terzi |
Viaggio nelle paure, nelle inquietudini, nel tormento sociale, politico e culturale, ma anche nella rinascita, nella speranza e profondamente intimo dell'artista sensibile alla contemporaneità ma anche sul futuro. "Ogni composizione - spiega Cesare Biasini Selvaggi, curatore e segretario generale della Fondazione The Bank - Istituto per gli Studi sulla Pittura Contemporanea, che ha organizzato la mostra - è una preghiera laica, una contemplazione carica di enigmatici piani narrativi, temporali e musicali ed è abitata da un universo in eccesso, ricco di dettagli e di diverse letture che mescolano aspetti classicheggianti a creature oniriche dalle forme bizzarre colte nella loro espiazione, sull'orlo del baratro. E, tuttavia, sullo sfondo di ogni pittura balena il lampo della possibilità visionaria di redenzione per l'umanità, quindi di fede nella salvezza".
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Sergio Padovani, Furia vergine, 2023, olio, bitume e resina su tela, 250x190 cm. Ph. R. Ronconi |
Come ha riferito l’autore modenese, garbato e disponibile al confronto con il pubblico nell’ambito del vernissage del 29 gennaio scorso, “Ognuno di noi ha i propri demoni, a tanti non fanno alcun effetto e a me, al contrario, suscitano quello che esterno nella pittura che vedete”.
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Sergio Padovani, Guerra come bestia, 2023, olio, bitume e resina su carta telata applicata su tela, 50x40 cm. Ph. R.Ronconi |
Un palcoscenico in cui va in scena uno spettacolo che non lascia lo spettatore indifferente in cui - come riporta l’artista - “Le ricerche che più mi rappresentano sono quelle sulla follia, sulla trasformazione fisica, sulle manie sul desiderio di sopravvivenza, sul martirio, sulla distinzione tra cattiveria e bontà d animo, sulle malattie, sulla storia, sulle politiche dei tiranni, sugli effetti delle guerre... potrei continuare per ore... “
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Frammenti dell’esposizione personale di Sergio Posani, Musei di San Salvatore in Lauro. Ph. R. Ronconi |
Ancora, ad arricchire l’inusuale percorso espositivo, un video, anch’esso dal titolo “Pandemonio”, dove scorrono immagini suggestive di un enorme insetto dalla stretta somiglianza con una cavalletta verde in continua trasformazione, evoluzione e regressione, realizzato dall’artista con l’ausilio dell’intelligenza artificiale (AI), la cui colonna sonora è tratta dal primo singolo di Macchina Anatomica, preludio all’album d’esordio Void of universe roars now!, che uscirà a primavera. The sinking of an idol like a dead body è già presente su tutte le piattaforme musicali.
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“Pandemonio” video, Ph. R. Ronconi |
Dopo aver fatto tappa a Roma l’esposizione itinerante “Sergio Padovani - Pandemonio” sarà trasferita a Modena, città natale dell’artista, all’interno del Complesso di San Paolo, Ex Chiesa e Sala delle Monache.
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