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domenica 15 giugno 2025

LA PELLICOLA D’ORO 2025 al lavoro del cinema made in italy. I Premiati

XV edizione de La Pellicola d'Oro


Ieri sera, tra magia, emozioni e grande successo di pubblico si è tenuta la cerimonia di premiazione della XV edizione de La Pellicola d'Oro nella splendida cornice di Via Veneto a Roma, cuore della "dolce vita" negli anni '50 e '60, caratterizzati da un’intensa vita mondana di attori famosi, paparazzi e locali alla moda. La cerimonia molto attesa e partecipata è  avvenuta dopo la presentazione delle nomination e dei premi speciali avvenuta nel mese di maggio  scorso presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy.


Parliamo di riconoscimenti alle maestranze e agli artigiani,  che con il loro prezioso lavoro contribuiscono alla produzione del film: macchinisti, montatori, fonici, capo elettricisti, scenografi, costumisti, truccatori, stuntman, attrezzisti, sarte di scena, aiuto registi, operatore di macchina, script supervisor, sarte, falegnami, fabbri di scena. Ciascuno di loro con grande professionalità, tecnica, ingegno e creatività che il mondo ci invidia. 


Stefania Sandrelli 


Protagonisti della serata, oltre alle maestranze e gli artigiani del dietro le quinte  del cineaudiovisivo italiano e  il premio giovani della scuola Cine TV Rossellini, anche  gli attori votati dalla troupe, scelti da una giuria composta da circa 300 professionisti e tecnici che hanno espresso le nomination per la sezione Cinema e Fiction. 


Paolo Sorrentino


Tra i presenti alla Kermesse promossa e organizzata dall’Ass.ne Culturale “S.A.S. Cinema” di cui il presidente è lo scenografo e regista Enzo De Camillis, tanti i personaggi provenienti dal mondo del cinema, della comunicazione ma anche dalle istituzioni. 

Tra questi: Il premio Oscar Paolo Sorrentino che ha ricevuto dai professori e studenti della scuola Cine Tv Rossellini il premio Miglior Film Parthenope”. L'Assessore alla Cultura di Roma Capitale Massimiliano Smeriglio. 


Lunetta Savino 


Premi speciali Stefania SandrelliEnrico Montesano e Armando Grottesi (inventore del Dolly); Tommaso Ragno riceve il premio come Miglior Attore per il film “Vermiglio” di Maura Del Pero e Carmine Recano Miglior Attore la Fiction “Mare fuori 4” regia di Ivan Silvestrini. Entrambi sono stati premiati da Cristina Bolla (Presidente della Genova Liguria Film Commission); premio Miglior Attrice va a Serena Rossi per il film “Il treno dei bambini” di Cristina Comencini, ha ringraziato gli organizzatori attraverso un video saluto, mentre per la sezione Fiction vince Lunetta Savino con “Libera” di Gianluca Mazzella. L’attrice ha ricevuto il premio da Mariano Angelucci (Presidente della Commissione Grande Eventi).


Alcuni premiati sul palco con Paolo Sorrentino 


Tra i molti attori, registi e personalità del mondo delle istituzioni saliti sul palco a premiare le maestranze e assegnare i premi speciali: Mita Medici, Lina Sastri, Nadia Rinaldi, Greta Gasbarri, Elisabetta Calò, l’avv Giovanna Silvaggi, Francesca Via (Presidente della Festa del Cinema di Roma), Giuseppe Pietrafesa (MIMIT), lo scenografo Marco Dentici, il produttore Gianluca Leurini, Roberto Girometti (Direttore della fotografia), Paolo Masini (presidente del Museo dell'Emigrazione), il giornalista Franco Mariotti e la giornalista Rai Roberta Ammendola, Barbara Pierro della Fitel, la Dott.ssa Chiara Vidoni (Responsabile Produzione RAI Tv), Organizzatore Franco Della Posta (Presidente APAI), Stefano De Sando (Doppiatore), Ciro Del Ferraro (orafo). le giovani attrici Claudia Tranchese, Angelica Pisilli e Rossella Ambrosini. 


Enzo De Camillis ed Enrico Montesano 


Sempre nell’ambito della serata, tra la consegna di un premio e l’altro, il pubblico numeroso ha potuto assistere e gioire di momenti musicali della Banda della Marina diretta dal Mastro il Capitano Antonio Barbagallo.





I PREMIATI


CAPO MACCHINISTA

Cinema

Fabrizio Diamanti per Conclave

Fiction

Flaviano Ricci per Il Re 2


EFFETTI SPECIALI

Cinema

Fabio Traversari per Parthenope

Fiction

Pasquale Catalano per Hanno Ucciso l’Uomo Ragno - La leggendaria storia degli 883


DIRETTORE DI PRODUZIONE

Cinema 

Claudia Cravotta per Berlinguer - La grande ambizione

Fiction

Barbara Busso per Vita da Carlo 3


CAPO ELETTRICISTA

Cinema 

Roberto Bianchi per Napoli - New York

Fiction

Daniele Verdenelli per The Decameron


ATTRICE PROTAGONISTA

Cinema

Serena Rossi per Il treno dei bambini

Fiction

Lunetta Savino per Libera


STORYBOARD ARTIST

Cinema

Cristiano Donzelli per Conclave

Fiction

Marco Valerio Gallo per Briganti


ATTREZZISTA DI SCENA

Cinema

Stefano Carbonaro per Il Treno dei Bambini

Fiction

Riccardo Passanisi per Vita da Carlo 3


SARTORIA CINETEATRALE

Cinema

Il Costume per Napoli - New York

Fiction

Tirelli per La Legge di Lidia Poet 2


MIGLIOR ATTORE

Cinema

Tommaso Ragno per Vermiglio

Fiction

Carmine Recano per Mare Fuori 4


SARTA DI SCENA

Cinema

Alina Pascaru per Il Treno dei Bambini

Fiction

Antonella Bachini per Citadel: Diana


OPERATORE DI MACCHINA

Cinema

Daria D’Antonio per Parthenope

Fiction

Emiliano Canevari Intoppa per Vita da Carlo 3


MAESTRO D’ARMI

Cinema

Franco Maria Salamon per Enea

Fiction

Diego Guerra per Dostevskij


CAPO COSTRUTTORE

Cinema

Simona Balducci per Conclave

Fiction

Gianluca Franculli per Il Re 2


EFFETTI SONORI

Cinema

Tullio Arcangeli per Il Treno dei Bambini

Fiction

Luca Anzellotti per Citadel: Diana


CAPO PITTORE DI SCENA

Cinema

Paola Sforzini per Conclave

Fiction

Glauco Isidori per The Decameron




Spettacolare location di Via Veneto 

mercoledì 21 maggio 2025

Oltre il tempo patriarcale. Anna Kuliscioff a cura di Fiorenza Taricone




Il 20 di maggio 2025, presso la Fondazione Besso, Roma, si è tenuta la presentazione del volume Oltre il tempo patriarcale. Anna Kuliscioff a cura di Fiorenza Taricone (Tab edizioni 2025), moderata magistralmente dalla giornalista Elisa Di Salvatore. Il libro, pubblicato in occasione del centenario della scomparsa di Anna Kuliscioff, una delle più belle figure del socialismo italiano ed internazionale, tra le fondatrici del Partito socialista italiano, divenuta celebre per le sue battaglie per le donne (il congedo di maternità, il suffragio universale). Una rivoluzionaria che ha visto avanti, legata sentimentalmente ad Andrea Costa e poi a Filippo Turati,  dopo aver terminato gli studi di medicina, si dedica alla cura delle persone più povere, tanto da guadagnarsi il soprannome di “dottora dei poveri”.



Anna Kuliscioff


Il volume a lei dedicato a cura di Fiorenza Taricone, arricchito di brani antologici e prezioso materiale fotografico reso disponibile dalla Fondazione che porta il suo nome, “ intende far luce su alcuni aspetti rilevanti, ma meno indagati, di una capostipite del socialismo e del femminismo italiano: la dimensione affettiva e amicale in relazione alla sua militanza politica (Fiorenza Taricone); il suo rapporto, non privo di controversie ma fecondo, con le associazioni femministe del tempo (Liliana Gazzetta); il suo contributo alla legge del 1902 sul lavoro delle donne e dei fanciulli e la sua specifica attenzione alle condizioni di bambine e bambini (Isabel Fanlo Cortés).”



da sinistra: A.M.Isastia, Elisa Di Salvatore, Fiorenza Taricone

Un testo sulla celebre donna socialista d’origine russa, naturalizzata italiana ma di  rilevanza europea, destinato principalmente a chi è  appassionato alla storia politica del nostro Paese e sopratutto ai processi di emancipazione femminile tra ‘800 e ‘900, di cui Anna Kulischioff (1855 (?) - 1925) è stata straordinaria protagonista sia dal punto di vista teorico che sociale. Emblematica la sua affermazione, pronunciata al congresso socialista di Zurigo nell’agosto del 1983, quando venne presentata come la signora Turati, provocando la sua indignata reazione: “Non sono la signora di nessuno. Sono Anna Kuliscioff”.



Fiorenza Taricone

Il vissuto controcorrente e il marcato protagonismo nell’impegno per la tutela dei lavoratori e delle lavoratrici, nelle battaglie per l’emancipazione femminile per il riconoscimento dei diritti delle donne italiane e per la parità fuori e dentro la famiglia di Anna Kuliscioff, figura tenace e non comune, leader politica, intellettuale e militante, portavoce delle donne e degli ultimi, che seppe anticipare i tempi, viene ricostruito, approfondito e riportato in questo interessante volume. Lotte e conquiste del passato che, a mio avviso, meritano essere ricordate e portate a conoscenza, sopratutto delle giovani generazioni, perché possano contribuire a comprendere il valore di ciò che ci ha condotto a un presente, senz’altro cambiato, ma ancora nella struttura  patriarcale e nelle mani delle vecchie generazioni, per il quale,  ahimè, ancora lunga è la strada da percorrere per giungere ad un futuro di piena emancipazione e pieni diritti. 




Elisa Di Salvatore 





Sala della Biblioteca di Palazzo Besso 


mercoledì 16 aprile 2025

IL BIANCO NON È UN COLORE di Licia Ugo: romanzo che cattura e fa riflettere





"Il BIANCO NON È UN COLORE” di Lucia Ugo è un vivido arazzo di luoghi, figure, esistenze, vicende storiche e psicologiche  intrecciate che la stessa autrice esplora con delicatezza e profondità come fossero una fitta trama tessuta armoniosamente con un linguaggio elegante e coinvolgente.
Un bellissimo romanzo che parla dell’amore, del volontariato, degli spostamenti da un paese e all’altro, del lavoro, delle sofferenze di chi è lontano dalla propria terra, dei migranti, delle badanti, degli anziani e dei bambini nelle dinamiche familiari e non a un ritmo che accorda pensieri, sentimenti, vissuti di emozioni e sensazioni, dove a primeggiare nello sfondo è la fascinosa città di Trieste ricca di storia, punto d’incontro, passaggio e scambio di culture diverse. 





Licia Ugo 


“Siamo nel 2013 e la storia di Milena-una giovane donna alla ricerca di sé stessa - si snoda tra Trieste e la Romania. La sua vita scorre tra lavoro e volontariato, e il rapporto con il marito - vicequestore in lotta tra sensibilità e senso del dovere - appare in crisi.

Alla Caritas conosce un migrante iraniano con cui entra in empatia.

Capirà così che The Game - nome comunemente attribuito al tentativo di attraversamento di una frontiera - è, in realtà, la dolorosa lotta di chi lascia la propria terra.

Successivamente Milena, nell'incontro con la rumena Olga, badante della suocera, farà i conti con un duplice problema: l'infanzia dei cosiddetti orfani bianchi - che conoscerà in Romania - e il suo personale dolore di bambina abbandonata.

Sarà il piccolo Alexey ad attivare la catarsi nel cuore della protagonista.

Il bianco non è un colore è una storia corale d'amore per gli altri, una vicenda emblematica di accettazione e di perdono.”

Un libro in cui  - come  dice  il  poeta e critico letterario Plinio Perilli - “Licia Ugo arpeggia e assona un dettato che rivendica le sue fiere radici vissute, anche patite; ma insieme libera il progetto, la visione d'una luce diligente e devota che si fida del futuro e gli assegna forse la missione, il compito più difficile: di accudire i vecchi, ma più ancora di proteggere, d'incoraggiare i bambini, e avverar loro i sogni. "Custodisci me nella notte e i miei cari". 

E’ un bel romanzo, dolce e ruvido al punto giusto, pieno di vita e verità che fa emozionare e riflettere il lettore.



Plinio Perilli e Licia Ugo durante la presentazione del libro del 15 aprile 2025 al Teatro degli scrittori, Lungotevere dei  Mellini 33/A, Roma  



Licia Ugo è nata in Australia, figlia di genitori esuli istriani. Tornata in Italia a nove anni, ha vissuto a Trieste, Bologna e attualmente a Roma. Giornalista professionista, laureata in Scienze Politiche, ha lavorato a Roma per Rai 1 e Rai International.

Da sempre scrive racconti, pubblicati in varie raccolte antologiche. Il suo primo libro L'onnivoro e altri racconti del 1996, uscito con Edizioni del Girasole, ha vinto il premio "Spazio Donna" indetto dalla città di Striano.