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mercoledì 23 ottobre 2024

“Senza Confini - Sin Fronteras”, la mostra internazionale che parla di dialogo interculturale, pace e libertà.

Sylvia Irrazabal 

Senza Confini - Sin Fronteras”, la nuova appassionata Mostra d’Arte Internazionale curata dalla manager culturale Sylvia Irrazabal, fino al 27 ottobre a Roma, Sala BOTERO presso la Galleria Internazionale “Area Contesa Arte” in via Margutta 90, una grande  Collettiva che unisce 28 artisti Europei, Latino Americani e del Medio Oriente.

 

Successo di pubblico e critica per il vernissage di venerdì 18 ottobre della Mostra internazionale “Senza Confini - Sin Fronteras” varata  con la sapiente cura di Sylvia Irrazabal presso la galleria che ospita le straordinarie opere. 

Un appuntamento speciale che ha visto la partecipazione di artisti internazionali, critici d’arte, giornalisti, Vip ed esponenti della cultura e delle istituzioni 


Sylvia Irrazabal, Alfio Borghese, Nathaly Caldonazzo 

Il riconosciuto critico internazionale d’arte professor Alfio Borghese ha illustrato una ad una le bellissime opere d’arte esposte che esprimono personalità, valori, emozioni e sogni e saputo contagiare tutti nelle loro realizzazioni pittoriche, fotografiche, di digital art e di scultura.


Uno spaccato d’arte contemporanea di ben 28 artisti tra affermati ed emergenti, uniti da un unico filo conduttore il dialogo interculturale di pace e libertà: attraverso le loro varie espressioni artistiche che - come ha sottolineato Sylvia Irrazabal - celebrano i valori umani fondamentali come l’amore, la pace, la solidarietà e la tolleranza, nella convinzione che “l’arte crea e unisce, la guerra distrugge e divide”.

 

“Di fronte a crescenti conflitti del mondo attuale – ha ribadito Sylvia Irrazabal -, è fondamentale mantenere viva la fiamma dell’impegno artistico per la pace e di un dialogo culturale senza confini e senza barriere per promuovere la solidarietà e la comprensione perchè l’arte nelle sue varie espressioni ha un potere straordinario di trasformazione, resistenza e dialogo. Un veicolo attraverso il quale esprimere speranze e realizzare sogni”.

 

Così il folto gruppo di artisti europei - dalla Germania con l’arte fotografica neorealista alle figure dorate dell'artista spagnola per arrivare agli oltre diciassette artisti italiani - offre una panoramica di firme note ed emergenti, ma tutte ugualmente piene di spunti interessantiE, dall’altro lato, l’arte contemporanea latinoamericana emerge come una forza dinamica e unica sulla scena artistica globale che affonda le sue radici in un ricco patrimonio culturale.  Con richiami a tradizioni ancestrali ma anche a prospettive d'avanguardia post-neorealista fino a splendide processioni caraibiche o a espressività naif, a splendidi colori e a ricerche fotografiche di straordinario effetto, per non parlare delle magnifiche sculture esposte, senza tralasciare le profonde emozioni delle opere pittoriche iraniane.

 

I 28 artisti in mostra: Stefania Galletti, Monika Esser, Angel Montes De Oca, Sara Cafarelli (SACAF), Evy Pineda, Rasta Safari, Lucia Pafundi, Isabella Bianchini, Luigi Bonuomo, Laura Cusimano, Michieletto Da Lanuvio, Pasquale Caraviello, Isabel Carrillo, Melanio Guzman, Elina Damiani, Giampiero Nacuzi, Virginia Aloisio, Silvana Belvedere, Juan Carlos Nanake, Omar Olano, Diego Stella, Debora Saracino, Carlo Tornese, Horacio Conde Marmion, Nathaly Caldonazzo, Tonino Santeusanio, Rossana Placidi e Silvy Martinez.

 

Special Guest e in mostra con un quadro contro la violenza sulle donne la bellissima Nathaly Caldonazzo che con il suo impegno a difesa delle donne e con il suo fascino ha incantato la serata.                         

 

Nathaly Caldonazzo 

Particolarmente apprezzata anche la performance dal vivo del cantautore Alejandro Bassi che con la sua chitarra ha donato alla mostra una sonorità italo-latina, per il pubblico e le personalità presenti. Tra queste figurano il Prefetto Fulvio Rocco, il ⁠Professor Massimiliano PaceClaudio Landi giornalista parlamentare, Eugenio Lyon regista, Roberta Iannuzzi giornalista, Antonietta Di Vizia giornalista, l’ingegner Gigi Cuozo, il dottor ⁠Giannino Cesare Bernabei  del Comitato Económico e Sociale Europeo, la dottoressa Loredana Paolesi  Presidente di Cibo e Arte,  Francesco Ugolini V. Presidente UNAR, l’attore Federico Tocci, la modella Elisabetta Viaggi, la giornalista Jolanda Gurreri, la producer Sara Lauricella,  gli Avvocati Giuseppe Ianiri, Aurelio Padovani e Laura Dipaola, il ⁠Colonnello Mariano Pizzo, l’imprenditrice Monica Matteoni.  

 








La mostra rimarrà aperta fino a domenica 27 ottobre e, per tutta la durata della mostra, il pubblico e gli appassionati d’arte che andranno in visita potranno incontrare il curatore dott.ssa Sylvia Irrazabal e artisti che si alterneranno nella loro presenza.  

giovedì 1 agosto 2024

“L’ambigua avventura” di Laetitia Ky alla Casa Masaccio fino al 6 Ottobre 2024





Può capitare di camminare per una cittadina e inaspettatamente rimanere sorpresi  ed  avvolti dall’arte e la bellezza. È quanto capitatomi stamattina andando dal parrucchiere  incrociando casualmente “L'ambigua avventura” dell’artista femminista ed attivista Laetitia Ky (Abidjan, Costa d'Avorio, 1996), in mostra a San Giovanni valdarno (AR) in Toscana, fino al 6 Ottobre 2024.  Foto, istallazioni, quadri, sculture con capelli che diventano opere d’arte,  fotografie straordinarie  compongono un emozionante percorso espositivo carico di significato negli spazi della prestigiosa location di Casa Masaccio Centro per l’arte contemporanea che dà sul suggestivo giardino  del parrucchiere “Carlo Bay”. 

Progetto, manifesto ed esposizione dell’artista ivoriana, dal forte messaggio culturale in cui è  racchiusa profonda e tenace rivendicazione in direzione dell’amore, giustizia e diritti di genere.

Come emerge dall’esposizione l’artista ha sviluppato un lavoro di rielaborazione, analisi e di ricerca teorica e tecnica relativa alle cosiddette “sculture capillari” in cui l’acconciatura è  scultura e segno distintivo , linguaggio non verbale che nel continente africano, diventa strumento di rivendicazione identitaria e di genere. Le acconciature, in molti paesi africani rivelano l’etnia di appartenenza della donna, lo status sociale, lo stato civile, l’attività  svolta.

Attraverso la sua arte l’artista ivoriana  rivendica contemporaneamente l’orgoglio della “bkeck beauty”, che  l’ha resa famosa sopratutto attraverso i social network e guadagna una vasta audience e una certa self-confidente per le donne che in molti paesi africani stentano ad avere riconosciuta la parità dei diritti.

Interessante esposizione che porta alla ribalta, in modo originale e fuori dal comune,    la condizione della donna africana ed in particolare quella della Costa d’Avorio, curata  da Alessandro Romanini in collaborazione con LIS10 Gallery, assolutamente da vedere. 












giovedì 23 maggio 2024

Presentazione della Cinquina de “La Pellicola d’Oro” 2024: riconoscimento al lavoro del cineaudiovidivo





Quando ci troviamo di fronte allo schermo, al cinema come alla TV, le prime immagini e le scene che catturano lo sguardo sono quelle delle attrici o degli attori  dai volti  più o meno noti o magari ci viene in mente  il regista se famoso. Ciononostante, dietro le quinte per la realizzazione di ogni pellicola  c’è tanto lavoro delle maestranze, artigiani e professionisti, sebbene spesso poco noto al pubblico in sala,  essenziale per creare la narrazione visiva  e la magia di una pellicola.  Sono quei  preziosi lavori e mestieri che vanno  dal tecnico delle luci alla costumista, fino al truccatore e il direttore della fotografia, che svolgono un ruolo cruciale per la produzione e il successo del film, ai quali,   l’inedito e unico in Europa, Premio “LA PELLICOLA D’ORO”,  ideato dal regista scenografo Enzo De Camillis e dalla FITeL (Federazione Italiana Tempo Libero Cgil,Cisl,Uil), rende omaggio. 





Il 24 maggio  alle ore 16:00, presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, in Via Vittorio Veneto 33, avverrà la presentazione delle nomination e dei premi alla carriera de “La Pellicola d’Oro” 2024. Il premio atteso e prestigiosoche ha la finalità  di sostenere i mestieri e l’artigianato del nostro cine-audiovisivo, essenziali per il processo di creazione di un film. 


L'evento  delle premiazioni avverrà nella serata del 15 giugno nella suggestiva location che fu  della  “Dolce Vita” a Via Veneto a Roma (altezza di Porta Pinciana, zona pedonale per l’evento), alla presenza di attori, attrici, personalità del cineaudiovisivo, delle istituzioni e del mondo culturale.


Protagonisti della serata, condotta da Sabina Stilo, saranno le maestranze e gli attori, votati da una giuria composta da 260 professionisti e tecnici che hanno acquisito le nomination per la sezione cinema e fiction, a cui verrà consegnato il Premio La Pellicola d’Oro. Previsto anche il  premio giovani e i premi speciali alla carriera all’attrice Elena Maria Ricci,  all’attore Michele Placido e al regista Sergio Martino


Sostenitori e/o aderenti al premio : MiC DG Cinema, Ministero della marina Militare, Ministero delle Imprese e del Made in Italy,  Regione Lazio, Comune di Roma, Centro Sperimentale Di 

Cinematografia, Cinecittà. Roma Lazio Film commission, ANICA, APA, FITeL, Panalight, Associazione Via Veneto.

venerdì 17 maggio 2024

NICOLA VS PIETRANGELI, il documentario in omaggio al campione del Tennis


Il documentario “Nicola VS Pietrangeli  dedicato all’ex campione di Tennis

Nella splendida cornice dell'iconico Campo Pietrangeli al Foro Italico Roma , in occasione degli Internazionali BNL di Roma 2024, si è svolta stamattina la presentazione in anteprima mondiale del documentario: “Nicola VS Pietrangeli“, regia di Antonio Centomani, per celebrare Nicola Pietrangeli. Uno sguardo esclusivo sulla vita del grandissimo campione di tennis italiano che ha saputo attestarsi ai vertici nel Gotha del tennis mondiale. 

Interessante e coinvolgente proiezione della durata di 60 minuti, tra  episodi della carriera sportiva di Pietrangeli, alternati a quelli della vita privata di Nicola, attraverso aneddoti inediti ricchi di glamour, ironia e voglia di vivere, ha lasciato soddisfatto e colpito tutto il folto pubblico appassionato presente. 



Il corpo di ballo della Marilyn Dance Academy (FITP)



Inedita e travolgente la spettacolare coreografia “tennis e danza” che ha preceduto nel campo Pietrangeli la proiezione del documentario che unisce sport e arte, tennis e danza ideata dalla Marilyn Dance Academy, in cui, in onore di Nicola tutte/i ballerine/i tenniste/i  impegnate/i nella stessa hanno utilizzato una racchetta vintage di legno come quella usata dal campione internazionale.


Il documentario è stato prodotto da The Arena Srl, in collaborazione con RAI Documentari, Istituto Luce  e con il patrocinio dalla Regione Lazio, in collaborazione con la FITP - Federazione Italiana Tennis e Padel.



Nicola Pietrangeli 



Alla cerimonia erano presenti: Nicola Pietrangeli; il Presidente del Coni, Giovanni Malagò; il direttore degli Internazionali BNL d'Italia, Paolo Lorenzi; il Direttore di Rai Documentari Fabrizio Zappi; Gabriella Carlucci, produttore esecutivo del documentario.


L’ospitalità nella splendida location dello stadio dedicato al grande Nicola Pietrangeli è stata accogliente e organizzata con cura e attenzione, e ha permesso alla manifestazione di svilupparsi in modo piacevole e ordinato sotto il cielo sereno.

domenica 7 aprile 2024

“UNA CASA ONTOLOGICA” DI LUIGI SERAFINI AL MACRO, MERAVIGLIA E INCONTRA IL PUBBLICO.

 

Opera esposta alla mostra “Una casa ontologica” di Luigi Serafini -  MACRO di Roma

Luigi Serafini (Roma, 1949), artista, architetto, autore e designer che si distingue per operato e ricerca fuori dai contesti più convenzionali nel mondo dell’arte, espone nella sua città natale. La mostra “Una casa ontologica”, ospite al MACRO fino al 25 Agosto 2024, promossa da Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e Azienda Speciale Palaexpo, “ è concepita come un’opera espansa, un ambiente in cui Serafini ha creato un meta - ritratto che trasporta all’interno del museo la sua attitudine immaginifica attraverso la rielaborazione degli interni della sua casa romana. Realizzata come un enorme Codex Seraphinianus  tridimensionale, e sospesa tra una scenografia onirica dal linguaggio indecifrabile e un’opera di architettura geometrica e catalogatrice, la casa-studio dell’artista è una testimonianza di quasi 40 anni di vita e di lavoro che oggi rischia di scomparire a causa di una condizione di sfratto che sta sensibilizzando l’opinione pubblica.”




Il Codex Seraphinianus di Luigi Serafini, è un’opera fantastica, un libro che si fa ammirare ma non leggere, di cui la prima edizione fu di Franco Maria Ricci nel 1981. "l'enciclopedia di un visionario" (nella definizione di Italo Calvino), visionario e misterioso.  Un libro di culto, un codice fantastico,  misterioso ed indecifrabile  che continua ad essere apprezzato da  storici e critici dell'arte come Federico Zeri e Vittorio Sgarbi, incuriosire ed emozionare il mondo.

Il "Codex" riporta in chiave utopica e fantastica uno scibile infinito, dalla zoologia alla botanica, dalla mineralogia all'etnografia, dalla fisica alla tecnologia: macchine surreali, metamorfosi animali e vegetali, invenzioni colorate e commentate da una scrittura immaginaria.



“Una casa ontologica” di Luigi Serafini -  MACRO di Roma 


L’esposizione artistica al Macro accoglie una selezione delle opere di Serafini che spazia dalla scultura al design di oggetti, dal disegno a mano alla fotografia, dalle pubblicazioni all’invenzione di lingue fantastiche. 

Ad accompagnare il visitatore nel percorso, nell’immaginazione dei volumi e nella localizzazione delle stanze, oltre a una planimetria, le fotografie della casa-studio dell’artista, inserite in geometrie che si rifanno  a motivi decorativi della stessa. 





Mentre sui muri affiorano scritte nella scrittura asemica dell’opera Codex, nel corridoio appare una sedia, modello Suspiral del 1984, insieme alla particolare teiera Nessy che nei particolari riecheggia un serpente e una scultura che riproduce un animale fantastico a metà tra il bruco e il cavallo.





Meraviglia delle meraviglie, al centro della sala, adagiata su un letto di sabbia, spunta Persephone K, suggestiva statua  dalle sembianze di una donna carota che rimanda al mito di Persefone, divinità ambivalente, quasi sdoppiata tra il mondo del sole, della campagna, dei lavori agricoli e quello delle tenebre, dell'oltretomba, della vita dopo la morte.







Nella stanza di fondo, a creare stupore di fronte a tanta creatività e ingegno, quattro disegni, realizzati dall’artista nel corso del 2023, il dipinto a olio Paesaggio sul far della sera, gli sgabelli bianchi  e due stampe di piante meravigliose la Rosachillus Flegreus e la Rubus Auriflammeus, provenienti, assieme alla Eutherba Draconis e alla Sellaria Superflavorum, allestite all’ingresso, dalla riedizione speciale delle Histoires Naturelles di Jules Renard in occasione del 60° anniversario della BUR Rizzoli Editore, un erbario fantastico disegnato al computer dall’eclettico e visionario Serafini. 







Ancora, ad affascinare e catturare lo sguardo del visitatore attento,  la spettacolare scultura Croc-egg-dile, prototipo di una delle componenti dell’installazione di fronte all’ ingresso della stazione Materdei della metropolitana di Napoli e per questo chiamata Paradiso pedestre. Possiamo poi vedere, nella parete esterna, la stampa della ricostruzione di un’ipotetica altalena posizionata nelle rive del mar Tirreno. 

Infine in una teca a muro la selezione delle pubblicazioni dell’artista: la prima edizione a cura di Maria Ricci e gli aggiornamenti più recenti del Codex Seraphinianus editi da Rizzoli, la Pulcinellopaedia Seraphiniana, il Coniglio d’oro e le illustrazioni per le Storie naturali di Jules Renard. 


Una mostra interessante  che evoca la suggestiva abitazione romana di Serafini, a due passi  dal Pantheon, che  racconta di vita e di lavoro: luogo unico nella sua creatività, cultura e bellezza che dobbiamo scongiurare venga messo a rischio a causa dello sfratto messo in atto  dalla proprietà interessata alla vendita dell’immobile.

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Sempre in occasione della mostra "Una casa ontologica", l'artista, architetto, autore e designer Luigi Serafini, il 9/4/2024 alle ore 18.30 / 6.30 pm, incontrerà il pubblico per un nuovo appuntamento di "Una storia" il formato di Agora che invita gli artisti a presentare una loro personale "storia dell'arte". 

Durante la lecture, Serafini condurrà il pubblico in un viaggio attraverso i riferimenti visivi, sonori, letterari, cinematografici, filosofici che hanno influenzato e che nutrono il suo inesauribile immaginario.





Luigi Serafini



Luigi Serafini (Roma, 4 agosto 1949) è un artista, architetto, autore e designer italiano. Frequenta la facoltà di architettura dove lavora con Maurizio Sacripanti e Luigi Pellegrin. Dal 1971 al 1973 viaggia tra l’Iraq, l’Africa equatoriale, il Congo e gli Stati Uniti dove lavora con l’architetto Paolo Soleri alla nascente città sperimentale di Arcosanti in Arizona. Nel 1981 pubblica la prima edizione del Codex Seraphinianus con Franco Maria Ricci Editore. Nel 1984 pubblica Pulcinellopedia (piccola) per la casa editrice Longanesi. Nel campo del design, collabora nel 1981 con il collettivo Memphis di Ettore Sottsass e poi realizza progetti come le sedie Suspiral e Santa per Sawaya & Moroni o i vetri e le lampade per Artemide. Nel 1990 crea la prima locandina per il film La voce della Luna di Federico Fellini.Le sue opere sono state esposte alla Fondazione Mudima di Milano, alla XIII Quadriennale, alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, al PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano e al Futurarium di Chicago. Ha pubblicato racconti con Fandango, Bompiani, Archinto, nonché articoli su numerosi quotidiani italiani e collaborato con programmi di Rai Radio 3. Del suo lavoro hanno scritto tra gli altri Italo Calvino, Giorgio Manganelli, Federico Zeri, Achille Bonito Olvia, Douglas Hofstadter, Umberto Eco e Tim Burton.